Studio di fattibilità delle alternative dell’intervento strutturale per il miglioramento del sistema di approvvigionamento idropotabile delle aree collinari attualmente non interconnesse all’Acquedotto della Romagna nella vallata del torrente Tramazzo (Forlì).

Obiettivo dell’intervento progettato è il miglioramento del sistema di approvvigionamento idropotabile delle aree montane e collinari attualmente non interconnesse all’Acquedotto della Romagna, in particolare, in corrispondenza degli abitati di Tredozio (334 m s.m.) e Modigliana (187 m s.m.) ubicati nella vallata del torrente Tramazzo, affluente del torrente Marzeno.

Nell’ambito del servizio primario di approvvigionamento, produzione e adduzione di acqua potabile all’interno del Servizio Idrico Integrato, dal 2009 Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A è diventata gestore unico delle fonti idropotabili della Romagna. Oltre alla diga di Ridracoli, che produce mediamente la metà del fabbisogno idropotabile complessivo, oggi l’azienda gestisce anche tutte le altre fonti del territorio, fra cui quelle ubicate nei Comuni di Tredozio e Modigliana, a servizio degli stessi comuni (circa 7.500 abitanti e relative attività locali produttive e terziarie).

L’alimentazione idrica degli abitati di Tredozio e Modigliana avviene attualmente attraverso la captazione di alcune sorgenti localizzate nella parte alta della valle e attraverso prelievi dal torrente Tramazzo in località Campatello, dove è presente il potabilizzatore principale. Negli ultimi anni si sono succedute crisi idriche estive che, a causa del ridotto apporto delle sorgenti e della scarsa portata del Tramazzo (anche a causa di prelievi idrici abusivi a scopo agricolo), hanno reso necessario l’approvvigionamento idrico nei comuni tramite autobotti.

Per questo motivo Hydrodata ha sviluppato, in stretta collaborazione con Romagna Acque, uno studio di fattibilità per l’approvvigionamento idrico integrativo della valle, che ha analizzato 7 alternative di intervento, dall’ipotesi storica di realizzare un piccolo invaso lungo il torrente Tramazzo, alla possibilità di collegare la valle alle linee di approvvigionamento idrico di pianura, all’identificazione di aree dove realizzare bacini a fossa fuori alveo finalizzati allo stoccaggio della risorsa idrica per integrare le situazioni di crisi idropotabile.

Lo studio ha affrontato le diverse soluzioni progettuali sotto vari profili - ambientale, sociale, vincolistico-autorizzativo e tecnico-economico - al fine di individuare la soluzione con il migliore rapporto fra i benefici attesi sul territorio e i costi complessivi di realizzazione e gestione delle opere.

Nel giugno 2023, Romagna Acque ha approvato lo studio ed identificato la soluzione ritenuta migliore su cui verranno sviluppate le successive fasi progettuali.

Area in cui potrebbe essere realizzato l’invaso a fossa

Modello preliminare dell’invaso a fossa (Volume utile 126.800 m³ circa)